L’arrivo all’aeroporto sorvolando un rosario di isole è spettacolare. Posta sulle sponde dell’immenso Lago Vittoria, l’ex capitale del paese gode di una posizione invidiabile e conserva un certo fascino coloniale, con i suoi viali alberati e diversi edifici degli anni ‘30. Partenza di buon mattino verso nord-ovest. Si imbocca la strada per Kampala, che all’inizio segue le sponde del lago per poi continuare nell’interno. Attraversiamo la capitale del paese, la cui architettura eterogenea testimonia l’influenza delle diverse componenti della popolazione. Superata la città, i campi di banani e di ignami lasciano progressivamente il posto a fazzoletti coltivati a manioca e mais. A circa 200 km da Entebbe una deviazione conduce a Ziwa Rhino Sanctuary, una riserva dove da alcuni anni è in atto un progetto di ripopolamento del rinoceronte bianco, da termpo estinto in Uganda a causa della caccia indiscriminata.
Opzione Standard = Amuka Lodge
Opzione Light = Ziwa Guest House
2° e 3° giorno
Ziwa Rhino Sanctuary - Parco Murchison Falls
Al mattino, guidati da un ranger, è prevista una passeggiata nel bush per avvicinare il rinoceronte, senza dubbio il più raro dei “big 5”. Si prosegue per il Parco Murchison: I meandri del Nilo e le sue cascate impressionanti, le piane erbose e le colline arbustive, le foreste primarie e le paludi del delta, le rive del lago e le savane di palme borassus fanno di questo parco dalla selvaggia bellezza un vero gioiello della natura. Impressionanti, le cascate di Kabalaga (dette anche Murchison, dal nome dello scopritore inglese), che prendono il nome di un capo tribù che oppose una feroce resistenza agli esploratori europei e ai mercanti di schiavi sudanesi alla ricerca delle sorgenti del Nilo bianco. Qui l’enorme massa d’acqua del grande fiume è spinta a forza in una gola larga circa 20 metri: IL Nilo sbuffa, tuona roboante, compie un impressionante salto di un’ottantina di metri per riprendere il suo corso tranquillo a valle, dove le acque si confondono con l’immensità del lago Alberto, prima di intraprendere il lungo cammino verso il mediterraneo. Affascinante contrasto. Si rimonta il letto del fiume a bordo di una lancia a motore per avvicinarsi alle cascate, occasione unica per osservare migliaia di uccelli dai colori vivaci, mandrie di bufali, ippopotami semi sommersi e decine di coccodrilli stesi al sole. Esperienza indimenticabile! Il cob ugandese è l’antilope più diffusa nel parco, bufali e oribis sono comuni, così come le giraffe, i leoni, i leopardi. Tra gli uccelli è d’obbligo citare il calao terrestre e la rara cicogna dal becco a zoccolo. Sistemazioni:
Opzione Standard = Paraa Lodge
Opzione Light = Murchison River Lodge (thatched tent)
4° giorno
Lago Alberto – Kibale Forest
All’uscita dal parco, IL ramo occidentale del Rift è qui occupato dal lago Alberto. La zona è percorsa da mandrie di piccoli zebù sorvegliati dai grandi e fieri pastori Alur le cui donne coltivano campi di manioca e cotone e rinnovano spesso la copertura in paglia delle spaziose capanne. La strada si arrampica sulla falesia dirupata del Rift e attraversa una regione agricola assai fertile nella quale germogliano tabacco e patate dolci. In questa giornata si penetra nell’Uganda profonda, quella delle campagne e dei villaggi attraversati solo da una sinuosa pista di laterite rossa. Da Hoima a Fort Portal si stende una zona di altopiani scavati da valli profonde sul cui fondo i fiumi si trasformano in palude. Parecchi villaggi importanti sorgono lungo la pista e servono da punto di scambio per i contadini che spesso vi portano a spalle il loro raccolto. Le attività agricole e pastorali occupano la totalità della popolazione. Più a sud iniziano le grandi piantagioni di thè che invadono l’orizzonte. Dopo la biforcazione di Kyanjojo il rilievo diviene più tormentato ed annuncia i contrafforti del Ruwenzori, del quale si può ammirare da lontano la cima innevata. Si giunge quindi alla Kibale Forest. Sistemazioni:
Opzione standard = Papaya Lake Lodge
Opzione Light = Chimps Forest Guest House o Kibale forest Camp
5° giorno
Gli scimpanzè della Kibale Forest
Poco a Sud della cittadina di Fort Portal, a Est del Ruwenzori e a nord del Parco Queen Elizabeth si estende il Kibale National park, di recente istituzione. Snobbato dai turisti più frettolosi, questo parco è caratterizzato da uno splendido ambiente forestale che ospita più di 300 specie di uccelli e ben 13 specie di primati, tra cui colonie di timidi scimpanzè che sono stati oggetto di studi comportamentistici da parte del primatologo americano Wrangham. Qui è possibile provare l’emozione di un chimp trek, una passeggiata nel bush con la speranza di avvistare i nostri cugini. Proseguiamo attraverso paesaggi di struggente bellezza, dominati da picchi montuosi e laghi vulcanici e, superata la linea dell’Equatore, si raggiunge il magnifico Parco Queen Elizabeth. (per poter raggiungere Ziwa il giorno d’arrivo è necessario atterrare a Entebbe intorno alle ore 12.00In caso di arrivi pomeridiani o serali sarà necessario pernottare in città). Sistemazioni:
Opzione Standard = Mweya Safari Lodge
Opzione Light = Queen Elizabeth Bush Lodge oppure a Simba Camp
6°, 7 ° e 8° giorno
Queen Elizabeth National Park
Questo Parco sorge nel cuore del Rift occidentale ed ingloba i laghi Edoardo e Giorgio, legati tra loro dal canale naturale di Kazinga. Il massiccio del Ruwenzori, le cui cime eternamente innevate culminano a più di 5000 metri d’altezza, domina la foresta tropicale, i laghi vulcanici, le paludi e le piane erbose che costituiscono i diversi biotopi della riserva. I paesaggi sono magnifici e quanto mai vari. Vivono qui più di 500 specie di uccelli, una buona parte delle quali si può ammirare percorrendo a bordo di una lancia il canale nel quale vengono ad abbeverarsi bufali ed elefanti. Sulle colline invase da euforbie a candelabro sono numerosi i cob. Procedendo verso Sud lo scenario cambia, e le distese erbose dominate da palme borassus cedono il posto a una savana punteggiata da acacie ad ombrello e fig trees. Siamo nella zona di Ishasha, dove con un po’ di fortuna si possono osservare le leonesse che si riposano sui rami degli alberi. 1 notte a Mweya Safari Lodge e 2 notti a Ishasha Jungle lodge.
Opzione Light = 1 notte a Queen Elizabeth Bush Lodge oppure a Simba Camp e 2 notti a Enjojo Lodge oppure a Ishasha Jungle Lodge.
9° giorno
Ingresso in Rwanda
Procediamo ancora verso sud. Le colline arrotondate sono percorse dalle mandrie dei pastori Banyaankole, le valli incassate occupate da piantagioni di banane e caffé. Il paesaggio che ci si profila è una tavolozza delle più varie sfumature di verde: il verde bluastro degli eucalipti che separano gli innumerevoli appezzamenti, il verde scuro dei cipressi che costeggiano le piste, il verde tenero delle risaie che occupano i fondovalle. Poi, a un tratto, l’indimenticabile vista sulla catena dei vulcani. Siamo finalmente in Rwanda, a Ruhengeri.
Sistemazioni:
Opzione Standard = Gorilla Safari Lodge
Opzione Light= Mutanda lake resort o Lake Mulehe gorilla lodge
10° giorno
I Gorilla di montagna – Lago Kivu
Al mattino si raggiunge il gate del Parc National Des Volcans. E’ giunto il giorno di una delle esperienze più straordinarie, indimenticabili che un safari in Africa possa regalarci. Con l’aiuto di una guida e dei battitori partiamo nel fitto della foresta primaria, alla ricerca dei gorilla di montagna. Vegetariani, amano le foreste umide. Le famiglie, composte da 8 a 20 individui comprendono un maschio dominante, delle femmine adulte e più adolescenti. Il maschio dal dorso argentato può arrivare ad un peso di 250 chili e raggiungere una statura di 1,70 metri. Bonari e pacifici, i grossi primati ci osservano cibandosi nel loro universo vegetale. Momento inteso, momento unico. Rientrati dal trekking si procede alla volta di Gisenyi, sulle sponde del magico Lago Kivu. Sistemazioni:
Opzione Standard = Lake Kivu oppure Serena Hotel
Opzione Light = Malahide Paradise oppure Water Front Resort
11° giorno
Lago Kivu – Kigali
Si parte per Kigali, la capitale, il luogo dove forse si percepisce maggiormente il gran fermento e la ritrovata voglia di vita di un paese che, in passato, ha molto sofferto. Nel pomeriggio transfer in aeroporto e imbarco sul volo di rientro.
Per ragioni tecniche l’itinerario potrà svolgersi in senso inverso senza comprometterne l’integrità. La lista finale dei lodges sarà disponibile a prenotazioni avvenute.