Arrivo a Dakar. Trasferimento in hotel. Tempo a disposizione. Cena libera. Pernottamento all’hotel di charme Djoloff (o similare).
2° giorno
Dakar-Goré
Dakar, capitale del Senegal, è oggi una vivace metropoli africana cosmopolita, che conta quasi due milione di abitanti. La città si affaccia ad un porto naturale, al quale deve la sua espansione quale maggiore città portuale africana. Visita alla zona del “Plateau”, al Palazzo del Governatore ed alcuni interessanti mercati come Kermel , costruito in puro stile coloniale. Pranzo presso un tipico ristorante locale. Trasferimento al porto e traghetto per l’isola di Goré. L’isola sorge proprio di fronte alla città e fu punto di raccolta ed imbarco degli schiavi destinati alle Americhe. Tra le vestigia dell’epoca della tratta la più nota ed emozionalmente coinvolgente è la “maison des esclaves”, dalla cui “porta del non ritorno”, affacciata al mare gli schiavi uscivano per essere imbarcati sulle navi che li portavano ad una nuova vita, seppur tremenda. Quelli che erano considerati troppo deboli per affrontare la traversata venivano direttamente buttati a mare. Una realtà terribile che non va dimenticata. Oggi Goré ha assunto una nuova dimensione: grazie al suo clima sempre rinfrescato dalla brezza marina, alla storia, alla ben conservata architettura dell’epoca, ai numerosi e simpatici ristorantini, alle colorate boutiques, ha saputo trasformarsi in apprezzata meta di escursione per locali e stranieri.
3° giorno
Goré-Lago rosa- deserto di Lampoul
Svegliarsi a Gorè prima dell’arrivo della folla e poter passeggiare indisturbati tra i vicoli di questo insediamento storico è un piacere davvero unico. Rientro al porto di Dakar e continuazione su strada verso il Lago Rosa o Lac Retba, un lago salato poco profondo e circondato da dune, vera curiosità naturale. Le sue acque sono dieci volte più salate di quelle dell’oceano ed è proprio a causa dell’alta concentrazione salina che spesso le acque del lago assumono un colore rosato anche violento! Ogni giorno circa 600 lavoratori raccolgono il sale a piedi o con piroghe, utilizzando metodi tradizionali. Per chi lo desiderasse c’è la possibilità di fare un bagno, o meglio di galleggiare, sulle acque del lago. Lungo la costa scopriremo il più grande villaggio di pescatori del Senegal, dove più di 4500 piroghe arrivano a riva con il pescato del giorno! Un carretto trainato dall’asino ci porta, senza recar loro disturbo, ad incontrare i pescatori che vendono le merci al mercato locale, gestito da donne Incontreremo anche gli artigiani locali che dipingono le grandi piroghe con colori molto vivaci e brillanti, senza dimenticarsi di ritrarre anche il “santo locale” che funge da ultima magica benedizione prima di affrontare l’oceano… Ai margini del Deserto di Lampoul, alcuni veicoli 4x4 D ci attenderanno per superare le dune e condurci al nostro campo tendato. Cena e pernottamento al campo, in tende confortevoli con letti e bagno privato.
4° giorno
Saint Louis
Trasferimento verso Saint Louis, una cittadina dal fascino particolare, pittoresca e caotica. Per la sua storia, le sue viuzze coloniali, la posizione sulle foci del fiume Senegal è stata eletta a far parte, nel 2000, del Patrimonio dell’Umanità. Si andrà alla scoperta di Saint Louis in calesse, il mezzo migliore per scoprire la città e la zona del porto, dove i pescatori mettono ad essiccare buona parte del pescato notturno su impalcature di legno, cospargendolo di sale. Pranzo in ristorante tipico. Cena e pernottamento presso lo storico “Hotel de la Poste” (o similare) dove pernottavano i piloti dell’Aeropostale, e tra loro St.Exupery, il celebre autore de “Il piccolo Principe”.
5° giorno
Parco di Djoudj-deserto del Ferlo
Si parte alla scoperta di un isolato ecosistema: il Parco di Djoudj, la terza riserva ornitologica del mondo, un “paradiso umido” ai confini del deserto composto da centinaia di chilometri parzialmente inondati. Il Santuario nazionale degli uccelli di Djoudj è posto sulla riva su-orientale del fiume Senegal ed ospita oltre un milione di uccelli che qui nidificano, stanziali ma soprattutto migratori che qui giungono dopo aver attraversato parte del Sahara. Son presenti circa 400 specie di volatili: alzavole, aironi, cormorani, martin pescatori… e un numero impensabile di pellicani e fenicotteri. Dopo il pranzo si prosegue verso il deserto del Ferlo, abbandonando la strada asfaltata e spingendosi verso le steppe dove si spostano le grandi mandrie di zebù dei nomadi Peul. I Peul, chiamati anche Fulani o Fulbé o Bororo, sono i più grandi allevatori dell’Africa Occidentale e l’etnia più importante delle savane, presente in una quindicina di paesi, dal Senegal al Tchad. La loro storia millenaria è ancora poco conosciuta. Le numerose tribù, sia nomadi che sedentarie, sono unite nel comune culto della bellezza e nell’amore verso la musica (dolce: liti, fluiti accompagnati dalla percussione dei braccialetti…) e la poesia, che sono parte integrante della loro cultura. Il loro codice di vita è semplice ma nobile: coraggio, onore, solidarietà, autocontrollo. I loro lineamenti nilotici sono fini, i capelli lisci e spesso lunghi anche negli uomini, i corpi ed il viso tatuati: l’amore per l’estetica trova un valido aiuto… Una guida locale ci accompagnerà a visitare alcuni villaggi nei dintorni e potremmo assistere al rientro degli armenti. Chi è interessato può… cimentarsi nella mungitura! Cena e pernottamento in un campo composto da semplici capanne, gestito dalla comunità locale (camere con letto e zanzariere).
6° giorno
deserto del Ferlo-Touba
Partenza per la città sacra di Tuba, dove scopriremo il senso di ospitalità che caratterizza le grandi confraternite dell’Islam Africano Qui arrivano raramente viaggiatori occidentali. A Tuba abitano circa 500.000 seguaci della confraternita dei Mouridi, la città sacra è uno “stato nello stato”, l’autorità suprema è il Califfo discendente del fondatore Sufi Amhadou Bàmba Mbake. Durante la loro festa si stima che la città sacra venga visitata da milioni di pellegrini. Una cosa è certa: la grande importanza sociale ed economica dei Mouridi, il loro attaccamento a una visione pacifica dell’Islam, la loro “africanità” sono il vero bastione che ha difeso e difende il Senegal dalla penetrazione di forme estremiste di questa religione. Tuba è una città sacra, occorrerà quindi seguire alcune semplici regole: durante la visita non è possibile fumare, portare vestiti provocanti, bere alcool ed ascoltare musica. Rispettando queste regole saremo molto ben accolti.
7° giorno
Senegal-Gambia
Partenza mattutina. Lasceremo la strada principale per scoprire il sito megalitico di Sine Ngayene composto da 52 cerchi di pietre, incluso un doppio cerchio. Il ritrovamento di resti umani fa presumere scopi funerari. Con un totale di 1102 pietre scolpite, questo sito davvero unico è stato riconosciuto dall’UNESCO. Dopo il disbrigo delle formalità al confine con il Gambia, ci dirigeremo verso le rive settentrionali dell’estuario dell’omonimo fiume dove ci uniremo alla folla colorata e vivace che si imbarca sul traghetto locale. Faremo scalo a Banjul e arriveremo all’hotel Senegambia, il primo hotel ad aprire il Paese al turismo. Situato in un ampio e rigoglioso parco , offre la possibilità di avvistare uccelli e scimmie che vagano liberamente fino a raggiungere anche la reception dell’hotel. E’ venerdì sera: cena al ristorante, poi in giro da un club all’altro per divertirci al ritmo sfrenato della musica e vivere una notte in puro stile africano. Pranzo picnic, cena in ristorante. Pernottamento in hotel.
8° giorno
Gambia-Senegal
I Giardini del Senegambia, il paradiso del birdwatching. Nel grande parco è possibile avvistare il 70% delle specie di uccelli che possono essere avvistati in tutto il resto del Paese. Con l’aiuto di un ornitologo – e del cannocchiale che ci offrirà- potremo avvistare le differenti specie di uccelli africani ed osservarle nel loro habitat. Visiteremo anche l’interessante Museo Nazionale che dedica le sue sezioni ai differenti aspetti del Paese: archeologia, storia, arte, musica e fotografia. Dopo il pranzo ci trasferiremo al confine meridionale con la Casamance del Senegal. In serata arrivo al nostro confortevole hotel sulle rive del fiume Casamance dove pernotteremo per due notti.
9° giorno
Casamance
Giornata di visita alle bellissime case fortificate d’argilla dei Dioula, un esempio di quella “architettura sculturale africana” che riflette il concetto di difesa tipico delle società tribali, egualitarie ed acefale. Le case a impluvio, con una grande apertura nel centro del tetto, sono vere costruzioni fortificate, dove regna l’armonia delle forme e la fusione dei materiali tradizionali: legno e argilla. Ci riceverà il monarca di uno dei più antichi reami della Casamance, che appartiene alla categoria più tradizionale dei Re africani, ossia è capo politico della comunità ma anche leader magico-religioso, “grande sacerdote” che unisce poteri politici a poteri spirituali. Attorniato dai notabili, ci parlerà con ardore del suo popolo. Una pista ci condurrà poi ad un grazioso villaggio dove incontreremo le maschere che lasciano la foresta sacra (dove solo gli iniziati sono ammessi) per danzare davanti ad un pubblico entusiasta. Le maschere fanno parte della cultura animista e tradizionale dei Dioula, tutti le rispettano e ne hanno soggezione in quanto incarnano gli Spiriti che assolvono un ruolo importante nel risolvere le dispute tra i vari villaggi. In serata rientro a Ziguinchor. Pernottamento in hotel.
10° giorno
Dakar-Lago Rosa
Trasferimento in aeroporto ed imbarco per lo spettacolare volo che sorvolando estuari e costa atlantica ci riporta a Dakar, che fu “la capitale” intellettuale e culturale dell’Africa Occidentale Francese. Tempo a disposizione per un po’ di shopping. Pranzo in ristorante. Trasferimento in aeroporto per l’imbarco verso l’Europa.
11° giorno
Italia
Arrivo a destinazione finale.
N.B. La recettività alberghiera è scarsa. In caso di indisponibilità di camere negli hotel previsti sarà necessario ricorrere ad altre strutture, il più possibile simili. Per la stessa ragione in qualche caso potrebbe non essere garantita la camera singola.
POSSIBILITA’ DI ESTENSIONE BALNEARE.