16 agosto
Italia-Reykjavik
Volo dall’Italia. Trasferimento in albergo. Pernottamento in camera con servizi privati in hotel a breve distanza dal centro della capitale.
17 agosto
il Circolo d’oro: Thingvellir, Geysir e Gullfoss-la pista di Kjölur-Hveravellir-Akureyri
Si lascia Reykjavik alla volta del famoso “Circolo d’Oro”: il parco nazionale di Thingvellir, storicamente sede dell’antico parlamento islandese, è il sito, di grande interesse geologico, in cui numerosi canyons e crepacci evidenziano una lunga frattura nella crosta terrestre, risultato del lento ed inesorabile allontanamento tra la placca europea e quella nord americana; l’interessante area geotermica di Geysir con il famoso geyser di Strokkur, tra i più attivi ed alti dell’intero pianeta, e coloratissime pozze di acqua bollente; la mitica cascatadi Gullfoss che si tuffa nel vertiginoso canyon formato dal fiume Hvità. Si prosegue verso nord seguendo l'antica pista 4x4 di Kjölur, che unisce il sud con il nord dell'Islanda e dominata dai due ghiacciai Langjökull ed Hofsjökull. Un’ imperdibile deviazione conduce alla “ Montagna della Strega“, luogo speciale dai mille colori e leggende. Sosta all'area geotermica di Hveravellir, dove è possibile effettuare un caldo bagno nelle pozze di acqua calda. Si rientra sulla Ring Road a Nord, e procedendo verso est raggiungiamo Akureyri, la bella capitale del nord, che ha in effetti solo un decimo degli abitanti di Reykjavik, posta in una splendida posizione in fondo all’Eyjafjördur, il fiordo più lungo della costa nord.
18 agosto
La cascata Godafoss e il lago Myvatn
Dopo una sosta alla famosa cascata Godafoss, la giornata sarà dedicata alla scoperta del lago Myvatn, ed alla sua antica e complessa storia geologica che è all’origine delle differenti formazioni vulcaniche presenti, tra cui pseudocrateri, grotte con pozze d’acqua calda, Hverfell, vulcano di tefra, dalla cui cima avremo un'eloquente visione d’insieme di Myvatn. Caratteristici sono i “pilastri lavici” di Dimmuborgir ed infine Krafla, spettrale e
inquietante, con i suoi sterminati campi di lava, risultato di recenti eruzioni, ed attualmente sede di una centrale geotermica.
19 agosto
Herdubreid e la caldera di Askja
Ci inoltriamo in off road nel “nulla” islandese attraversando sterminati deserti di lava ed oasi verdeggianti. Guadando limpidi fiumi, raggiungiamo la regina delle montagne islandesi: l’Herdubreid, formatasi in seguito ad un’antica eruzione subglaciale. Proseguendo poi tra sterminati campi di pomici su pista per fuoristrada si giungerà all’immensa caldera di Askja, sicuramente uno dei luoghi più spettacolari d’Islanda. Formatasi di recente in seguito all’enorme eruzione del 1875, le cui ceneri arrivarono fino in Norvegia, deve la sua particolarità alla bicromia delle acque di due laghi dalla diversa natura chimica-geologica, in essa contenuti. Con un facile trekking raggiungiamo un punto panoramico sulla caldera a oltre 1000 m di altezza, quota al limite delle nevi perenni, considerata la latitudine dell’Islanda. Si prosegue quindi verso i fiordi dell’Est.
20 agosto
Fiordi orientali-Hofn-ghiacciaio Vatnajokull
La giornata è dedicata alla scoperta dei fiordi orientali, una regione tra le più antiche d’Islanda, caratterizzata da montagne ricche di minerali, che si specchiano nel placido mare, lì dove antichi ghiacciai hanno lasciato il posto a profondi fiordi e a piccoli paesini di pescatori.. Proseguiremo verso sud attraversando scenari geologici sempre differenti, tra lagune in cui nidificano migliaia di cigni e montagne dai colori più disparati fino a raggiungere il paese di Hofn, alle pendici dell’immenso ghiacciaio Vatnajokull, dove avremo modo di ammirare le prime di numerose lingue glaciali che scendono sulla costa meridionale.
21 agosto
La laguna di iceberg Jökullsàrlòn-parco nazionale di Skaftafell- il deserto di Skeidaràrsandur
Si prosegue al cospetto del Vatnajökull, il più grande ghiacciaio europeo. L’arretramento dei ghiacciai negli ultimi decenni ha prodotto le magnifiche lagune glaciali della costa sud: ne visiteremo alcune tra le più belle tra cui la Jökullsàrlòn, quella con la maggior densità di iceberg, tra curiose foche e una miriade di sterne artiche a pesca. Su uno dei ghiacciai ci sarà la possibilità di fare una speciale esperienza adatta a tutti: un breve trekking con i ramponi alla scoperta di uno degli aspetti geologici d’Islanda più caratteristici. Raggiungiamo quindi il parco Nazionale di Skaftafell, ai piedi di giganteschi ghiacciai sotto la cima più alta dell’isola. Dirigendoci poi verso ovest attraversiamo lo Skeidaràrsandur, “deserto” di natura alluvionale che nel 1996, a causa di un’eruzione subglaciale, fu teatro di una spettacolare, tanto breve quanto immensa, alluvione che ricoprì con enormi blocchi di ghiaccio un’area molto estesa ai piedi della lingua glaciale più grande d’Islanda e, di fatto, interruppe le comunicazioni stradali nell’isola.
22 agosto
Isole Vestmannaeyjar
Visita delle isole Vestmannaeyjar, raggiungibili con una breve navigazione in traghetto. Queste isole di origine vulcanica, caratterizzate da scogliere verdeggianti e da una ricca avifauna, sono dominate da due vulcani, la cui ultima eruzione del 1973 ha reso, se possibile, ancora più bella l’isola. Una passeggiata sino in cima al vulcano Eldfell concede un panorama bello ed educativo su tutta l’isola.
23 agosto
Eldgjà-il lago Langisjòr-Landmannalaugar
Si entra nella zona più bella e varia d’Islanda, limitata a sud dal ghiacciaio Myrdasjokull e dalla lunga fessura vulcanica di Eldgjà ed a nord dai sistemi vulcanici di Landmannalaugar, Hekla, Veidivotn Seguendo un bel tragitto in fuoristrada raggiungeremo “la tavolozza di colori d’Islanda”, Landmannalaugar.
Qui in uno scenario da fiaba tra montagne multicolori di riolite e placidi ruscelli, sarà possibile rilassarsi nella piscina naturale d’acqua calda della zona e passeggiare tra inconsueti giardini di lava e fumarole.
24 agosto
Stöng-oasi di Gjàn-laghi di Veidivötn-Reykjavik
La meta odierna è assolutamente unica nel panorama turistico, trascurata per le difficoltà d’accesso e la lontananza dagli itinerari classici. La giornata inizia con la visita dell’antica fattoria vichinga di Stöng fino a svelare l’inaspettata oasi di Gjàn. Ci inoltriamo ora in uno sterminato deserto nero dove nulla lascerebbe presagire che dopo un paio di guadi cristallini e dune di sabbia lavica appaia ai nostri occhi un groviglio di laghi blu cobalto (Veidivötn)…il tutto fa parte di un esteso complesso vulcanico visitabile tramite una pista fuoristrada che si snoda tra distese di sabbia di tefra e i numerosi laghetti. Rientro in serata a Reykjavik.
25 agosto
Kevlavik-Italia
Trasferimento a Keflavik e volo per l’Italia