Due donne sole attraversano il deserto a dorso di cammello, percorrendo migliaia di chilometri su piste sconosciute. In un paese poverissimo, tra mille pericoli, condividono l'esistenza precaria dei nomadi, riuscendo a guadagnarsi il loro rispetto e la loro amicizia. |
Le “Vie della Sete” sono i sentieri tortuosi percorsi da Ardito Desio durante le scorribande scientiche che fece, a partire dal 1926, fino al 1940 quando lo scoppio della seconda guerra mondiale gli impedì di continuare le ricerche. Attraversò più volte le aride distese del Sahara a piedi, a dorso di cammello, in camion o in aereo, per cercare, nelle viscere del deserto, le ricchezze naturali nascoste. Questo libro si legge come un romanzo, ma le avventure che vi sono descritte sono vicende vere, riprese dai suoi diari, che invitano il lettore curioso ed amante delle sensazioni forti a ripercorrerne gli itinerari. Chi viaggia oggi nel deserto libico ritrova i luoghi descritti da Desio, taluni irriconoscibili come le città e i villaggi, altri rimasti immutati nel tempo. Su tutto, il respiro e l’atmosfera del Sahara, le sabbie, le rocce, i tramonti, l’apparire delle oasi lontane. Un classico della letteratura di viaggio riportato d’attualità dopo oltre cinquant’anni dalla prima pubblicazione.
Dalle sabbie del Banc d'Arguin (Mauritania) alle sponde colorate del fiume Niger (Mali), dalle incisioni rupestri del Tassili N'Ajjer (Algeria) agli imprevedibili laghi dell'Ennedi (Ciad), passando attraverso il Deserto bianco egiziano, Philippe Bourseiller ha catturato le infinite sfumature del Grande Sud, immensità minerale nuda, eppure così viva nella bellezza dei volti incontrati lungo le sue piste assolate.
Una raccolta di fiabe, storie di animali, di Djin, di amori che si intrecciano tre le sabbie e le rocce del sahara.
Il Salvagente - 08 novembre 2007: Un deserto ricco di storie e di vita con due soli protagonisti principali: il sole infuocato e implacabile e la preziosa acqua, desiderata e sognata. E poi c'è l'orizzonte che, per chi vive nel deserto, è la meta da raggiungere nella continua ricerca della libertà. I nomadi hanno il terrore di "restare prigionieri", preferiscono vivere senza mai mettere radici, perché sono convinti che la terra rende schiavi. Anche la pioggia è una risorsa bellissima. Il continuo e faticoso girovagare è per loro l'essenza stessa della vita. Una bella raccolta di storie, in cui ogni personaggio è segnato dal misticismo e dall'attenzione a quel che c'è oltre la vita, forse la tanto agognata libertà.
l mondo multiforme e affascinante dei deserti viene presentato in questo volume in modo sistematico. Un panorama che comprende i grandi deserti sabbiosi sahariani, quelli pietrosi del Medioriente, i deserti salati americani, sino alle infuocate distese della Dancalia, dove si toccano le più alte temperature del pianeta.
Il fascino del deserto percorso in lungo e in largo a dorso di cammello o a piedi; la curiosità dell’osservazione scientifica della flora e della fauna, della struttura geologica e delle risorse idriche; gli incontri con le popolazioni e le riflessioni dell’uomo che, attraverso il contatto con una natura primigenia, ritrova se stesso. Frutto di una passione durata oltre sessant’anni, il libro, insieme racconto di avventura e materia di riflessione, trasmette al lettore tutta la ricchezza di una esperienza unica.
Di pelle bianca, nera, rossa e gialla, di varie religioni e lingue, inurbati o agricoli, sedentari o nomadi, ricchi o poveri, i popoli della Terra sono portatori di civiltà tanto eterogenee da sorprendere gli stessi ricercatori. Per testimoniare la bellezza e la ricchezza di questo patrimonio e per celebrare la varietà delle forme e delle culture all’interno dell’unità biologica umana, il volume I Popoli del Mondo descrive, attraverso un apparato iconografico di grande qualità, le etnie più interessanti a livello antropologico, dai Maori ai Rom, dai Maasai agli Inuit.
"In queste fotografie e nelle brevi (o più lunghe) note di viaggio, ecco tutte le Afriche che si sono accumulate dentro. Destinazioni, ma non solo: da reali si sono trasformate in materia immaginaria. Persone e paesaggi, leoni e ippopotami, incontri pigmei e famiglie himba della Namibia vivono altre vite, hanno ricostruito un mondo parallelo e differente. E' fatto di molte cose e volerlo ridurre a un unico luogo, a un solo nome, sarebbe impossibile e sbagliato.
Così è la forma di questo libro: un po' guida, un po' diario, un po' racconto, un po' storia e un po' grografia, un po' quadri da un'esposizione. Perchè è nato così, con molte forme e senza un pensiero unico."
Mauro Querci